Parco Nazionale del Pollino: un favoloso angolo di Basilicata

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Tramonto a Viggianello
Tramonto a Viggianello

Ci sono luoghi in Basilicata dove il mondo è fiabesco e il tempo scorre lentamente, dove le vecchiette vestite di nero sostano sedute davanti all’uscio di casa, dove i vicoli stretti dei borghi antichi s’inerpicano su di una roccia, dove le strade isolate s’incurvano tra le montagne, dove gli alberi maestosi dominano ancora nella natura selvaggia e incontaminata, dove le acque fresche dei ruscelli scorrono lentamente all’ombra delle foreste.
C’è un luogo in Basilicata dove tutto questo si chiama Parco Nazionale del Pollino!

E’ la più grande Area protetta d’Italia con 192 mila ettari di superficie.
A cavallo tra Basilicata e Calabria e tra mar Ionio e Tirreno, il Pollino presenta una straordinaria varietà di paesaggi e territori di incredibile bellezza: morfologicamente montuoso, raggiunge i 2266 metri con le cime più alte della Serra Dolcedorme, a cui si alternano 5 verdi vallate, solcate da numerosi corsi d’acqua.

Pino loricato
Pino loricato

In questo habitat, svetta incontrastato il Pino loricato, abbarbicato sulle pareti rocciose dai 1000 metri in su. Simbolo del Parco, è caratterizzato da una corteccia di grandi placche di colore grigio, assomiglianti alle corazze dei guerrieri romani, chiamate loriche e dalle quali deriva il nome.
Durante la sua vita millenaria può raggiungere i 40 metri di altezza e 1 di diametro.
Tra la vegetazione si distinguono anche faggi, castagni, abeti, aceri, querce nelle diverse altitudini e periodi dell’anno.
Ricco anche dal punto di vista faunistico, non è difficile avvistare sulle montagne del Parco lupi appenninici, scoiattoli, caprioli, cinghiali, falchi pellegrini, gufi e aquile reali. Continua a leggere