E’ una sensazione strana quella che provo oggi tornando a scrivere di viaggi: negli ultimi 2 anni non mi sono spostata granché, quindi non ho avuto molto da raccontare, e al momento la situazione non è cambiata in realtà, per cui non sono qui a parlare di una destinazione specifica.
Tuttavia, mi è tornata la voglia di viaggiare, è questa la novità, dopo che per diversi lunghi mesi non ne ho avuto né desiderio né soldi. E la quarantena dovuta alla pandemia c’entra ben poco con questo sentimento, anzi forse mi ha aiutato a farla venire di nuovo a galla.
Chi non mi conosce potrebbe dire “chi non ama i viaggi?!”…
Chi mi conosce abbastanza sa che ho girato un po’, ma chi mi conosce bene percepisce che per me ha un significato molto più profondo del mero partire e dell’accumulare timbri sul passaporto.
Il sottotitolo del mio blog “viaggiare è conoscenza, scoperta, emozione” esprime esattamente il senso che io intendo soprattutto come percorso interiore, perché esplorando mete inedite comprendo culture differenti che mi danno l’opportunità di arricchire il mio bagaglio, incontro stili di vita che possono darmi ispirazione, imparo altre capacità di affrontare gli imprevisti, di guardare le situazioni da prospettive diverse, con altri occhi.
E chissà forse inconsciamente fare viaggi mi richiama la sensazione che vivevo con la mia famiglia, quando partivamo tutti insieme per andare da qualche parte.
Che fortuna che i miei me l’abbiano insegnato da piccola!
Negli ultimi giorni mi sono ritrovata a fantasticare su località sconosciute da vedere, a ricordare posti incantevoli che hanno rubato un pezzo del mio cuore o paesi dove non metto piedi da tanti tanti anni.
Uno dei luoghi in cui mi sono rivista è il Grand Canyon, davanti a quel baratro che vedete in foto. Il senso di libertà, di smarrimento e di silenzio che ho provato dinnanzi a quello scenario sono indimenticabili quanto unici, tuttora posso sentirne le vibrazioni.
Col senno di poi posso affermare con certezza che quell’istante stampato eternamente nella mia memoria è stato solo premonitore di ciò che sarebbe accaduto poco dopo, quando avrei preso una delle decisioni più difficili e incredibili della mia vita, difronte ad un burrone ma con una meravigliosa prospettiva.
Infondo credo proprio di aver partorito durante quella vacanza la convinzione che avrei voluto cambiare il mio modo di vivere veramente, seriamente, finalmente.
Incomparabile l’emozione, ancora oggi mi lascia senza parole.
Spesso penso alla California, dove sono andata 2 anni e mezzo fa prima di decidere di lasciare il lavoro per imbarcarmi verso la realizzazione del mio sogno di diventare guida turistica.
E’ lì che ho cominciato a sognare ad occhi aperti, in quella destinazione che avevo bramato sin da adolescente. Le spiagge californiane, i tramonti infuocati, la gente in bici, in skate-board, i surfisti, le autostrade immense, le palme…
Tutto parla di libertà in California. Ed io amo la libertà… si era capito, vero?