Amsterdam: la capitale della libertà, della tolleranza e della cultura

Amsterdam è una città liberale, si respira aria di libertà ad ogni angolo. È un luogo dove tutti possono essere quello che vogliono, ma sempre nel rispetto delle regole. Queste sono le prime sensazioni che ho avuto girando per la capitale olandese.
Ad Amsterdam puoi avvistare gente che cammina tranquillamente per strada fumando una “canna”, le droghe leggere sono piuttosto tollerate qui, puoi entrare in un negozio autorizzato e acquistare un dolcetto o un lecca lecca alla cannabis, puoi passeggiare per il Quartiere a Luci Rosse e guardare le prostitute nelle vetrine (ma è severamente vietato fotografare)…
Amsterdam è una città in cui si respira aria di libertà e tolleranza vera, in cui le vie pullulano di gente di qualsiasi genere, colore e religione, una città a misura d’uomo, improntata sull’uso delle bici e spostarsi a piedi non è faticoso. E poi i mezzi pubblici offrono ottimi collegamenti a tutte le ore, pure fuori dalla metropoli. L’attenzione ai servizi e all’essere umano è di una portata eccezionale.
Così come la sua incredibile architettura, con i suoi palazzi alti e stretti rigorosamente innalzati su palafitte e affacciati sui famosi canali: pur essendo panorami simili, ogni ponte, ogni viuzza, ogni vista regala emozioni sempre differenti e rende quella parte di Amsterdam unica.

Le sue origini non sono antichissime, si sviluppa nel Medioevo, “solo” intorno al 1200 D.C., e vive un periodo clou tra la fine del 1500 e fine 1600, il cosiddetto Secolo d’oro, che ha permesso all’Olanda in generale di acquisire una predominante importanza nei commerci con l’Oriente per l’importazione di spezie, profumi, animali, tessuti, ori e che ha garantito al paese una notevole ricchezza, soprattutto tenendo conto di un territorio poco redditizio dal punto di vista agricolo. La tipologia della sua terra, perlopiù acquitrina, non ha dato la possibilità di avere una grande varietà di prodotti, i terreni sono stati spesso prosciugati per essere resi adatti alla coltivazione di cereali, patate e per la floricoltura, in primis per la produzione di tulipani, fiori simbolo dell’Olanda.

Cosa si può vedere in 5 giorni ad Amsterdam? Ecco qui un itinerario alla scoperta di questa suggestiva destinazione.

1°: Centro città – vie dello shopping – Quartiere a Luci Rosse
L’itinerario può iniziare dal centro di Amsterdam, ovvero Piazza Dam, nella quale si erge il Palazzo Reale, nato come sede del Municipio fino a metà del 1600 e poi convertito in residenza della famiglia reale, che oggi però non dimora più qui.
Dam Square è molto affollata sia di giorno che di notte, punto nevralgico della capitale.
Da Piazza Dam verso la Stazione Centrale parte il Damrak, fra le maggiori arterie del centro, dove si concentrano ristoranti, cafè, negozi di souvenir e hotels. Damrak in passato non era altro che la foce del fiume Amstel su cui Amsterdam sorge (e “galleggia”), parzialmente interrato nel 1800 per permettere l’espansione dell’abitato.
Sul lato opposto da Piazza Dam verso il Flower Market, il Mercato dei Fiori, c’è un’altra strada principale di Amsterdam, il Rokin, prospiciente l’Amstel per gran parte della sua lunghezza. Anche qui non mancano grandi negozi, bar e ristoranti.
Le vie dello shopping più conosciute di Amsterdam sono Kalverstraat e Nieuwendijk, tutte intorno a Dam Square, che ospitano le vetrine di noti brand di moda, giocattoli e non solo. Se siete in vena di acquisti, non perdetevi il Mercato dei Fiori, il Bloemenmarkt, metà ideale per scovare souvenir e articoli tipici olandesi.

Altra attrazione divenuta turistica è il Red Light District, ossia il Quartiere a Luci Rosse.
In molti sono curiosi di girovagare per i vicoli medievali della zona e osservare ragazze in bella mostra a vendere la propria “mercanzia”, ordinatamente sistemate in vetrine illuminate di rosso appunto, corredate da cabine retrostanti dove consumare i servizi sessuali. Si contano circa 300 cabine ad oggi, ma nei paraggi ci sono anche numerosi sexy shop, teatri e musei del sesso, coffee shop e ristoranti, e tenete a mente che si tratta comunque di uno spazio residenziale in cui non è inusuale incontrare famiglie. Regola assoluta nel Quartiere a luci rosse: è proibito fare foto alle prostitute in vetrina, si rischiano multe salate e sequestro della macchina fotografica o cellulare.

2°: Westerpark – Joordan – casa Anna Frank – Museo dei Canali
A circa 2 km dalla Stazione Centrale sorge il Westerpark, ubicato in una moderna area residenziale nella quale si notano edifici nuovi a mo’ di condomini che rendono Amsterdam simile ad una delle tante metropoli europee. Ma il parco è un paradiso di verde e acqua tra canali e sentieri dove ci si può recare per una bella passeggiata nel mezzo della natura. Nel Westerpark una vecchia centrale di gas di fine’800 è stata riconvertita in un interessante centro d’arte, la Fabrique des Lumières, nella quale luci, musiche e proiettori vengono utilizzati per rappresentare alcune opere di grandi artisti dei secoli scorsi.
È un’esperienza singolare quanto sorprendente che vale la pena di vivere, per immergersi nell’arte a 360°

Non lontano dal Westerpark è il Joordan, risalente al 1600 come sobborgo operaio, oggi invece ospita botteghe artigiane, boutique vintage, gallerie d’arte, musei e café. Qui si può visitare la Casa di Anna Frank, ovvero l’alloggio segreto nel quale la giovane ebrea e la sua famiglia si nascosero per ben 2 anni all’epoca della Seconda Guerra mondiale, in seguito alle persecuzioni razziali istituite da Hitler nella Germania Nazista. Anna Frank è diventata simbolo della Shoah grazie al diario che scrisse durante quei difficili anni, facendo conoscere paure, angosce e ingiustizie vissuti dal popolo ebreo in uno dei momenti maggiormente tristi della storia europea. Gli interni mostrano le stanze in cui era ubicata l’azienda del padre di Anna e i locali nascondiglio dove le 8 persone trascorsero il periodo di isolamento. Ancora visibile la libreria girevole che accedeva al rifugio segreto. Una tappa irrinunciabile per chi è sensibile all’argomento, un tour di una carica emotiva straordinaria.
Sempre nello Joordan merita una visita il Museo dei Canali per capire al meglio la storia e l’espansione del comune col passare del tempo. Ben strutturato, il percorso audioguidato illustra sapientemente le tecniche di costruzione degli edifici sull’acqua, le fasi di cambiamento e gli eventi accaduti in Amsterdam.

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San Valentino: quali sono le mete ideali?

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Parigi – Vista sulla Senna e su Notre-Dame

Si avvicina la fatidica data del 14 febbraio e ogni anno di sti tempi si comincia a respirare un’atmosfera diversa, come quando a Natale ci sentiamo un po’ più buoni, e a San Valentino diventiamo un po’ più teneri.
Certo, in un periodo così delicato e problematico, di emergenza sanitaria, di instabilità politica, di crisi economica, di impossibilità a viaggiare, non è mica facile pensare all’amore e ai week-end romantici.
E’ pur vero, però, che le nostre vite vanno avanti in un modo o nell’altro e allora proviamo a parlare di San Valentino con un po’ di frivolezza e la giusta leggerezza.

Se vi chiedo “qual è la città dell’amore per eccellenza?”
La risposta sarebbe prevedibilmente Parigi, che romantica lo è di per sé tutto l’anno, ma a San Valentino non può che simboleggiare la meta ideale per una coppia.

Parigi – l’atmosfera a Montmartre

La Ville Lumière, elegante e fastosa con i suoi palazzi e suoi boulevards, fascinosa e alla moda con le sue boutiques e suoi cafè, magnifica e gloriosa con la sua storia e i suoi monumenti, nostalgica e poetica con i suoi bouquinistes e i suoi ponti sul Lungosenna
Parigi è superba, con la sua arte e il suo splendore la guardi con riverenza, ma ad ogni angolo ne rimani incantato e sorpreso.
Come ogni capitale che si rispetti, è molto costosa e anche molto turistica: Montmartre è una delle zone più conosciute, di conseguenza pure più affollate; una volta abitata da artisti del calibro di Monet, Van Gogh, Picasso, oggi ha perso il suo aspetto anticonformista, ma alcuni vicoli conservano ancora uno charme tutto particolare. A due passi da Montmartre si trova il quartiere a luci rosse di Pigalle, nel quale al calar del sole vien fuori tutto il lato trasgressivo parigino. Qui è un must la sosta davanti al Moulin Rouge per una foto di rito.
In un week-end è difficile riuscire a visitare Parigi interamente, ma preparatevi a lunghe camminate se volete scoprirne l’essenza.

Parigi – Museo del Louvre e la Piramide di vetro all’ingresso

Nel cuore della metropoli s’incontrano numerose attrazioni, a partire dal celebre Museo del Louvre, a cui però sarebbe necessario dedicare almeno qualche ora per poter ammirare le opere d’arte più importanti. Se avete poco tempo fermatevi per dare uno sguardo alla piramide di vetro posta all’ingresso e passeggiate nel Jardin des Tuileries, provando a fare un salto indietro nel XVI° secolo, quando fu fatto realizzare da Caterina de’ Medici.
Alla fine dei giardini si apre la grande Place de la Concorde, luogo emblematico della Rivoluzione francese, da cui cominciano i famosi Champs-Elysées, che con un percorso alberato di km conduce all’Arc de Triomphe.

Parigi – nel Quartiere Latino

Sulla sponda opposta della Senna si erge la Tour Eiffel, icona di Parigi e della Francia nel mondo.
Non lontano, nel VI arrondissement vi è St. Germain de Pres, dove tra bistrot, librerie e gallerie d’arte si coglie ancora un’aria bohémienne, mentre nel Quartiere Latino si concentrano università, biblioteche e scuole e le sue strade brulicano di studenti, parigini e turisti.
Infine, sull‘île de la cité, tra una riva e l’altra del fiume Senna, sorge la bellissima Cattedrale di Notre-Dame con la sua esemplare facciata di architettura gotica.
Divenuta popolare nel 1800 con il romanzo di Victor Hugo subì per secoli modifiche e rinnovamenti. Non ultimo l’incendio che l’ha gravemente danneggiata nel 2019. Resta uno dei simboli di Parigi e una delle principali chiese della capitale.
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Viaggiare è conoscenza, scoperta, emozione…

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Venice Beach California

E’ una sensazione strana quella che provo oggi tornando a scrivere di viaggi: negli ultimi 2 anni non mi sono spostata granché, quindi non ho avuto molto da raccontare, e al momento la situazione non è cambiata in realtà, per cui non sono qui a parlare di una destinazione specifica.
Tuttavia, mi è tornata la voglia di viaggiare, è questa la novità, dopo che per diversi lunghi mesi non ne ho avuto né desiderio né soldi. E la quarantena dovuta alla pandemia c’entra ben poco con questo sentimento, anzi forse mi ha aiutato a farla venire di nuovo a galla.

Valeria da piccola

Chi non mi conosce potrebbe dire “chi non ama i viaggi?!”…
Chi mi conosce abbastanza sa che ho girato un po’, ma chi mi conosce bene percepisce che per me ha un significato molto più profondo del mero partire e dell’accumulare timbri sul passaporto.
Il sottotitolo del mio blog “viaggiare è conoscenza, scoperta, emozione” esprime esattamente il senso che io intendo soprattutto come percorso interiore, perché esplorando mete inedite comprendo culture differenti che mi danno l’opportunità di arricchire il mio bagaglio, incontro stili di vita che possono darmi ispirazione, imparo altre capacità di affrontare gli imprevisti, di guardare le situazioni da prospettive diverse, con altri occhi.
E chissà forse inconsciamente fare viaggi mi richiama la sensazione che vivevo con la mia famiglia, quando partivamo tutti insieme per andare da qualche parte.
Che fortuna che i miei me l’abbiano insegnato da piccola!

Negli ultimi giorni mi sono ritrovata a fantasticare su località sconosciute da vedere, a ricordare posti incantevoli che hanno rubato un pezzo del mio cuore o paesi dove non metto piedi da tanti tanti anni.

Spettacolo al Grand Canyon

Uno dei luoghi in cui mi sono rivista è il Grand Canyon, davanti a quel baratro che vedete in foto. Il senso di libertà, di smarrimento e di silenzio che ho provato dinnanzi a quello scenario sono indimenticabili quanto unici, tuttora posso sentirne le vibrazioni.
Col senno di poi posso affermare con certezza che quell’istante stampato eternamente nella mia memoria è stato solo premonitore di ciò che sarebbe accaduto poco dopo, quando avrei preso una delle decisioni più difficili e incredibili della mia vita, difronte ad un burrone ma con una meravigliosa prospettiva.
Infondo credo proprio di aver partorito durante quella vacanza la convinzione che avrei voluto cambiare il mio modo di vivere veramente, seriamente, finalmente.
Incomparabile l’emozione, ancora oggi mi lascia senza parole.

Beverly Hills California

Spesso penso alla California, dove sono andata 2 anni e mezzo fa prima di decidere di lasciare il lavoro per imbarcarmi verso la realizzazione del mio sogno di diventare guida turistica.
E’ lì che ho cominciato a sognare ad occhi aperti, in quella destinazione che avevo bramato sin da adolescente. Le spiagge californiane, i tramonti infuocati, la gente in bici, in skate-board, i surfisti, le autostrade immense, le palme
Tutto parla di libertà in California. Ed io amo la libertà… si era capito, vero?

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Natale 2019: dove andare in vacanza?

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Dove vi piacerebbe andare in vacanza a Natale?

Baia di Galway – Irlanda Occidentale

Io stavo pensando a Galway, prossima Capitale della Cultura 2020 e graziosa cittadina ubicata sulla costa occidentale dell’Irlanda, che con la sua atmosfera frizzante, il suo vivace centro storico, l’area green di South Park e la sua baia, offre divertimento, cultura e relax.
Galway ha un non so che di magico e intrigante che si respira a pieni polmoni e si vive intensamente girando per i suoi vicoli e le sue strade.
E di certo a Natale e Capodanno non sarà da meno.

Galway – centro storico

Il cuore della città è Eyre Square, la piazza principale intorno alla quale si concentrano le maggiori attività e arterie stradali. Da qui comincia un percorso pedonale nel centro storico che attraversa Wiliamsgate Street, passando davanti alla simpatica statua di Oscar ed Eduard Wilde, Shop Street, nelle cui vicinanze si trova St. Nicholas Church, la più grande chiesa medievale irlandese, High Street fino ad arrivare al porto/ Old Dock, dove si trova lo Spanish Arch, parte delle antiche mura di cinta.
In breve si raggiunge la zona portuale, nonchè foce del fiume Corrib.
Qui, un magnifico panorama si apre davanti agli occhi: l’azzurro del mare, il verde dei prati di South Park, e i vari colori delle case affacciate sulla baia e delle banchine, riempiono lo sguardo e donano un senso di pace e relax.

Ciaspolata sul Monte Acero – Parco Nazionale d’Abruzzo

Per restare in Italia, l’Abruzzo potrebbe essere un’ottima alternativa.
Pescasseroli, una delle più note località montane nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, è il posto ideale dove trascorrere una vacanza tra boschi, fiumi, montagne innevate e piste da sci.
Il borgo antico di Pescasseroli conserva alcuni palazzi nobili risalenti al ‘700 – ‘800, l’antica Chiesa dei Santi Pietro e Paolo del XII secolo e le rovine del Castel Mancino.
Passeggiando tra i vicoli si possono incontrare vecchie botteghe artigianali, dove poter acquistare tessuti, merletti, oggetti lavorati in pelle, ferro o legno.
E’ un piccolo paese che custodisce antiche tradizioni, dove la vita sembra scorrere lentamente, ma non mancano bar e ristoranti in cui degustare la cucina tipica abruzzese e agenzie di escursioni per andare alla scoperta di un suggestivo territorio.

Val Fondillo nel Parco Nazionale d’Abruzzo

Da non perdere la Val Fondillo, ricca di boschi di faggio e sorgenti d’acqua, come quella della Tornareccia e la Grotta delle Fate, e alla Camosciara, una riserva naturale caratterizzata da un ambiente unico: vette circostanti, limpidi torrenti, cascate scroscianti e verdi foreste.
Pescasseroli è il luogo perfetto per chi vuole ritemprarsi dallo stress cittadino, ritrovare pace e tranquillità, immergendosi in contatto diretto con i colori, i profumi, gli scenari di un habitat selvaggio.

E infine un grande classico: Natale a New York… che ci sta sempre bene!
“La città che non dorme mai” a Natale offre una magia tutta particolare, tra piste di ghiaccio, luci colorate, case addobbate, vetrine scintillanti e mercatini.

Pista di ghiaccio a Rockfeller center

L’isola di Manhattan è il cuore di New York City in cui si possono visitare svariati musei e attrazioni: iniziando dal Metropolitan Museum, uno dei più grandi musei al mondo dove ammirare migliaia di opere d’arte risalenti all’antichità classica e all’arte moderna; si può proseguire con una piacevole passeggiata al Central Park, il polmone verde di NYC.
Da qui siete a due passi da Broadway, sede di molti teatri che ospitano una mutevole offerta di spettacoli e musical, e da Times Square, uno dei più famosi incroci della città, divenuto simbolo di New York.

Vista panoramica di Manhattan

In Midtown Manhattan camminate lungo la 5th Avenue, tappa obbligatoria per chi ama lo shopping. E ancora il Rockfeller Center, l’Empire State Building, il Madison Garden, il Greenwich Village, Little Italy, Wall Street, la Statua della Libertà, il Ponte di Brooklyn…
Insomma, New York mette a disposizione migliaia di opportunità di divertimento, cultura e svago, per vivere la sensazione di trovarsi al centro dell’universo.

Bene, non resta che preparare le valigie allora!

Valeria Dicarlo

Dove si va in vacanza quest’estate?

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Dove si va in vacanza quest’estate?
E’ probabilmente la domanda più frequente in questo periodo dell’anno…
Se siete ancora indecisi o non ci avete ancora pensato, ecco qui qualche proposta che potrebbe ispirarvi:

Egitto: Sta tornando ad essere una meta richiesta dopo diversi anni di totale oblio in seguito all’instabilità politica che ha afflitto la nazione, e Sharm El Sheikh e il Mar Rosso restano sempre destinazioni molto gettonate dagli italiani.
È stato il luogo dove ho vissuto più a lungo durante il periodo in cui lavoravo all’estero e i colori del tramonto nel deserto roccioso e le sfumature del mare sono ricordi indelebili che porto con me.

California: Se avete un buon budget da spendere per andare dall’altra parte del mondo, la California è certamente una zona da vedere almeno una volta nella vita.
E’ il posto in cui ho lasciato un pezzetto di cuore.
Il viaggio on the road da San Francisco a Los Angeles è qualcosa di strepitoso, dai caratteristici villaggi di pescatori ai panorami mozzafiato, sospesi tra le montagne e l’oceano.

Castelli della Loira: Se invece preferite vacanze culturali, allora i Castelli della Loira saranno un’ottima occasione per scoprire la storia e l’arte di Francia.
Vi sentirete quasi catapultati in un’altra epoca, tra castelli fiabeschi, che rimandano alla memorabile “grandeur” regale, paesi storici che conservano l’aspetto di un tempo, praterie verdeggianti che di tanto in tanto lasciano spazio a boschi, fiumi e torrenti, in un paesaggio di perfetta armonia e bellezza.

Matera e Basilicata: Volete restare in Italia ma non rinunciare alla cultura?
Quale meta migliore di Matera, che quest’anno è stato insignita del titolo di Capitale della Cultura 2019. Scoprirete le origini della città dei Sassi e a breve distanza potrete anche visitare le Dolomiti Lucane, con i suoi tipici paesini di montagna, e il Parco Nazionale del Pollino, dove immergersi nella natura incontaminata, lontano dai ritmi frenetici.

Budapest: Avete pochi giorni e soldi a disposizione? Allora la scelta può ricadere su una capitale low cost come Budapest, in Ungheria.
Lo spettacolare scenario sul bel Danubio blu è da non perdere.
Di sera le luci soffuse del Palazzo Reale, del fiabesco Bastione dei Pescatori e della Chiesa di San Mattia da una parte, e il maestoso Palazzo del Parlamento dall’altra, e il Ponte delle Catene che collega le due sponde, regalano scorci emozionanti.
La capitale divisa in due zone Buda e Pest fino alla fine del 1800 conserva un affascinante centro storico medievale, mentre la città moderna è ricca di palazzi signorili, boutiques e locali alla moda.

E voi, cosa scegliete?